ADS non può, autonomamente, presentare querela al posto del soggetto amministrato
Secondo la Corte di Cassazione l'amministratore di sostegno, anche se rappresenta il soggetto amministrato nei limiti segnati dal decreto giudiziale di nomina, non ha un autonomo potere di querela, potendo al massimo sollecitare il giudice tutelare alla nomina di un curatore speciale.Si è peraltro precisato che è valida la querela proposta dall'amministratore di sostegno nell'interesse del figlio quale persona offesa dal reato (di lesioni gravissime, in quelle fattispecie), non essendo necessaria la nomina di un curatore speciale per l'assenza di un conflitto di interessi tra le persone interessate, e tuttavia sempre "nei limiti dei poteri individuati dal decreto di nomina del giudice tutelare" e previa autorizzazione dello stesso giudice
Cass. pen. Sez. VI - 4, 4 marzo 2020, n. 8812
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